Prosecco e Benzina

Beppe Severgnini, Via Twitter: “Cosa deve fare un Paese dove la benzina costa come il vino? Star fermo e ubriacarsi?”

Sarebbe un’idea: ubriacarsi, dato che non andando più in auto, non ci sarebbe il rischio vedersi ritirata la patente. Avremmo tuttavia un aggravio dei costi legati alla Sanità, per le spese sostenute in cure da patologie alcool derivate: epatiti, cirrosi, ma anche occhi neri, contusioni varie, derivate da incontri accidentali contro oggetti vari o mani chiuse a pugno di altri soggetti ebbri…
Con la mia spesa in carburante mensile, diciamo in media tra i 150 e i 180 €, avrei un buon budget da spendere in vino. Stavo giusto programmando un giro per il Trentino, proprio sulle strade del vino…Oppure in Friuli, per scoprire ogni angolo del Collio.
Sono mete anche vicine, serve tuttavia un minimo di gasolio per raggiungerle…
Quindi, ubriacature a chilometri zero, mi sembra di tornare ai tempi dell’università, a Trieste. L’osteria da Gino, in via Fabio Severo, sotto casa di amici. Lui divideva il vino – venduto rigorosamente alla spina, bisognava portarsi le bottiglie, spesso ahimè di plastica, da casa – in due categorie: il vino buono e quello “per sbronzar le mule”.
Tempi andati…