Preludio notturno
Ieri sera si è riproposto un pensiero che ormai era sepolto da strati di polvere infantile, solo di tanto in tanto smossi da un vigore intellettuale di periodo liceale.
Il Nulla.
Un pensiero che comincia col divertirti e finisce con lo spaventarti.
Il pensiero del mondo attuale, di ciò che siamo: di colpo contrapposto a ciò che sarebbe di tutto se nulla fosse. Se fosse solo nulla.
Nero. Vuoto. Nulla.
Impensabile.
Punto infinitamente contratto.
Tempo costantemente contemporaneo, infinito, immobile.
Nella mente non si contiene tale pensiero, continua a sfuggire.
La psicologia comincia ad osservare lo spavento derivante, la filosofia registra solo l’impossibilità della conoscenza.
La fisiologia per fortuna salva, osservando l’avanzare del sonno.
Sonno salvifico, sogno magnifico