Le magnifiche sorti e progressive

Non c’è neppure bisogno di sforzarsi, Andrea.
Basta aprire quasi ogni giorno la prima pagina dei quotidiani online per trovarene una nuova: una nuova dimostrazione dell’esistenza di due società, del tutto distinte, accomunate da nulla, divise da un muro di incomunicabilità.
Da una parte loro. I politici. Politocanti da strapazzo, a partire dai vari assessori consiglieri regionali, provinciali, deputati. Anche se sono convinto che pure gran parte dei sindaci siano della stessa combriccola.
Dall’altra il resto d’Italia: le persone comuni, nel senso più nobile del termine, persona che ogni giorno vanno avanti con la loro dignità e la loro vita quotidiana; che altro non possono fare che campare. Andare avanti, nel bene e nel male.
Leggo oggi di quella sagoma di Burlando, e il suo appare davvero un episodio minore.

Già, per fortuna ora arriva il partito democratico. Da noi capita così: cambiano le bandiere, ma le presone alla loro ombra rimangono sempre le stesse. Cambiano idea, si evolvono manco fossero pokemon? Mistero. Ad un profano come me pare che alla classe politica italiana si possa applicare il principio di conservazione dell’energia: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Impressionante.
Ma toglimi un dubbio: nel magnifico e progressivo partito democratico nascente confluiranno anche quei signori che fino a qualche anno fa riposavano all’ombra di falce e martello, vessillo della Madre Democratica URSS?

In ogni caso siamo in buone mani, se pure Grillo scende in politica: hai sentito? Ricci si è già proposto come portavoce.

Ti prego, dimmi che è solo un incubo….