Informazione pubblicitaria | –> Vai all’articolo.

Mi infastidisce.
Su Repubblica.it, se segui un link dalla prima pagina verso un articolo, vieni sospeso per alcuni secondi un un limbo, che esce dal mondo dell’informazione, per introdurti in quello della comunicazione commerciale.
Così stamane, prima di poter approfondire la notizia delle terre che vengono inghiottite dall’innalzamento del livello del mare, mi è toccato stare un po’ a guardare un nuovo modello di auto.
Si creano così anche curiose associazioni: seguo un link di un articolo sui problemi ambientali, ma nonostante tutto vengo prima esposto alla promozione di un mezzo responsabile di questi problemi.
Certo: le cosienze sono al riparo da ogni attacco. La pubblicità è segnalata: informazione pubblicitaria.
E c’è sempre la possibilità di andare direttamente all’articolo, un piccolo link un poco discosto ci dà questa possibilità.

La connessione malata tra informazione e promozione ccommerciale, tra mondo della stampa informativa e potere industriale.
C’è un termine che descrive benissimo questa connessione, lo hanno creato i programmatori del sito Repubblica.it. L’indirizzo http della pagina pubblicitaria descrive la pagina stessa come “interstiziale”.
Interstiziale come questa insinuante comunicazione che si intromette in queegli interstizi lasciati accidentalmente liberi. Perché non sia mai che possa esistere uno spazio non commercializzato, non venduto, non economizzato.
È come se ci fosse la pubblicità tra un servizio e l’altro del tg, come se dopo la notizia letta dal giornalista, prima del servizio filmato ci fosse uno spot.

Trovare una forma di sciopero della pubblicità, di civile non rassegnazione a questo meccanismo.