Acqua sotto i ponti

Bene.
Forse sono di nuovo qui. Non che sia mai andato via, ma non ho mai più avuto tempo per il blog.
Di acqua sotto i ponti direi che ne è passata. Nel mondo lontano e in quello vicino.
Perché quello che qui appare come silenzio, da questa parte è un assordante rumore di vita, magari non eccellente, ma l’unica vita che mi rimane, fatta di lavoro, di giornate ad alzarsi alle 6 per andare a portare del materiale a qualcuno che neppure sa che esisto, fatta di serate tirate alle 21 in studio a sistemare un lavoro.
Fatta di chilometri che scorrono sotto il culo, di duecentomila chilometri fatti da una compagna rossa e poderosa, di puzza di gasolio, di strade nebbiose o bagnate.
Fatta di finesettimana a milano per respirare, e tornare a casa con un respido nuovo, davvero inaspettato. Fatta di notti a scrivere una memoria conclusionale o un paprio per un amico.
Ancora una volta, vita. Per fortuna, la mia.