No logo: problemi di rappresentazione
Rileggere No Logo a sei anni dalla sua uscita.
E scoprire una critica interessante che l’autrice muove a se stessa e alla sua generazione di giovani impegnati.
Essere stati troppo concentrati sul problema della rappresentazione che davano i media di determinate categorie. O delle rappresentazioni che non facevano: l’assenza di certe classi da queste rappresentazioni.
L’idea che avere più gay in tv volesse dire farli integrare nella società .
L’idea che la famiglia Robinson avrebbe potuto eviatare il pestaggio di Rodney King.
Nel frattempo qualcuno ha svenduto le scuole americane alle aziende.