Maurizio Cattelan

Che cosa fareste se aveste 2.250.000 euro in banca? A disposizione giusto per una spesuccia?
Beh, un americano per quella cifra si è portato a casa La Nona Ora, opera di Maurizio Cattelan rappresentante Papa Wojtyla schiacciato da un meteorite.

Ora, lo so pure io che più se ne parla e più si fa il gioco di gente come Cattelan, ma non credo che sarà questo post a far aumentare ulteriormente le sue quotazioni.
Credo che l’attuale sistema dell’arte andrebbe studiato come esemplare caso di marketing. Il sistema ha la notevole capacità di attribuire dei valori ad un prodotto che di valori in sè non ne ha. Tanto di cappello a venditori e galleristi che riscono a trasformare il nulla del cattelan di turno in una merce da vendere a carissimo prezzo all’americano ignorante ed arricchito.
Capiamoci: se cattelan mi dicesse: “sto prendendo per i fondelli tutti i miei acquirenti, che mi pagano profumatamente per qualunque cosa io faccia”, direi: fai bene a farti pagare.
Quello che non mi va giù è che si spacci questo sistema e questo tipo di opere per Arte.
Certo, i tempi sono cambiati rispetto al Rinascimento; forse è tutto un’altro mondo, e gran parte di ciò è dovuto all’avvento dei mezzi di comunicazione di massa.
Non voglio dire che pure oggi l’artista vero deve stare a bottega tra pennelli e prospettive ardite.
Ma non credo che il semplice fatto di saper furbamente usare i mezzi di comunicazione di massa possa automaticamente far considerare artisti.
Ci stanno spacciando per artisti gente che ha giusto la capacità di aprire un canale di comunicazione, ma è assolutamente incapace di riempirlo con un benché minimo valore.
E poi due considerazioni intermedie:
Рla trasgressione non ̬ un valore;
– l’arte ha ben altro da fare che scagliarsi ogni volta contro la morale borghese.