Guardare lontano

Nel decalogo di TGE, punto 9, si legge:

“Per parlare di Cina, meglio avere una prospettiva lunga; preoccupiamoci ad esempio dell’energia che consumeranno i cinesi nel prossimo ventennio…quello sì che sarà un problema di vita o di morte; le scarpe in confronto sono una sciocchezza”

Guardiamo lontano, quindi. Cerchiamo di vedere oltre il nostro immediato profitto, ma paradossalmente salvaguardiamo il nostro interesse e quello dei nostri figli.
Facciamo sì che i nostri errori non debbano essere per forza commessi da quelli che arrivano dopo di noi. Condividiamo le nostre conoscenze e le nostre esperienze per far evolvere quelle nazioni più attardate, ma facendogli evitare gli effetti collaterali deleteri.
Ora che abbiamo devastato abbastanza l’occidente e parte del resto del mondo per nutrire quest’occidente, abbiamo anche imparato come crescere in modo più pulito, con un impatto più sostenibile.
Visto che una piccola parte del mondo non è ancora intaccata dal progresso, vediamo di preservarla. Certo, dobbiamo anche far progredire le popolazioni di quelle regioni, che il più delle volte vivono nella miseria.
Allora esportiamo modelli di sviluppo sostenibile.
Quello che ci preoccupa dunque è l’energia che servirà alla Cina per il suo balzo in avanti.
Andiamo in Cina ed investiamo nella produzione di energia pulita. Loro avranno un immenso bisogno di energia, e più si investe in energia pulita e meno questa sarà costosa.
Non lasciamo che i paesi che galoppano sulla china dello sviluppo, ripetano gli errori che già sono stati commessi, e che ora così a fatica stiamo cercando di rimediare.