La fine della pubblicità 

Ho trovato interessante questo articolo riguardo alla crisi del settore pubblicitario.
Mi sta facendo pensare, mi sta spingendo a determinate riflessioni. Sono ancora informi, è presto per esprimerle.
Però quello che è certo è che la pubblicità  è un motore fondamentale di quella corsa ai consumi che ha plasmato cosà pesantemente la nostra società .
Non voglio dire che la crisi del settore pubblicitario sia una cosa buona: una crisi vuol dire sempre gente che perde il posto di lavoro e questo non va. Inoltre se crolla la pubblicità , potrebbero crollare anche i consumi, altre aziende che chiudono, altre persone che rimangono a casa. Così non va.
Però.
Però.
Come in tutti i momenti di crisi anche in questo frangente ci sono dei semi che possono recare in sé le basi per una rinascita, per un ripensamento.
Nella parola crisi c’è anche il significato di “scelta”. Nei momenti di crisi siamo chiamati a scegliere di nuovo. Il sonno della scelta genera crisi. È la disabitudine alla scelta, il lasciarsi portare dal flusso degli eventi che porta alle crisi.
Ci si presenta davanti forse una nuova opportunità , la possibilità  di cambiare qualcosa.
La possibilità  di una svolta