Parigi brucia
Alle volte è parlando che il pensiero nasce e si articola, è solo nel confronto con un’altra persona che si riesce a dare forma compiuta e logica a nubi fumose di intuizioni.
Ancora una volta con Adriana di RadioAlzoZero si parlava della rivolta francese…e solo parlando con lei ho cominciato a farmi un’idea…
Ecco…mi viene da pensare che la rivolta in Francia sia una rivolta contro la politica più che contro lo Stato. I giovani sono del tutto delusi dalla situazione attuale: la mancanza di lavoro, seervizi carenti, poche prospettive di cambiamento…in più un confronto tra culture diverse in un clima che non attenua le differenze ma quasi favorisce gli scontri. Di fronte al malcontento ci si trova di fronte la risposta inutile e bizantina del mondo della politica. Un mondo, un linguaggio che non hanno nulla a che vedere con i giovani d’oggi.
I nostri genitori hanno vissuto in anni fortemente politicizzati, le rivolte erano ideologiche. Oggi noi della politica vogliamo capire nulla, non ci appartiene. A noi appartengono solo le periferie degradate a causa di una atavica incapacità di decidere, di ascoltare la gente che vive in quei posti…noi non cerchiamo di cambiare il mondo con le ideologie, cerchiamo solo un modo per vivere meglio, per vivere dignitosamente, partendo dalla vita nostra, di tutti i giorni.
Sostengo però che questa cieca violenza è un errore, è una creatura distorta e maligna della volontà di cambiare che deve essere presente in ognuno di noi. Violenza chiama violenza, la violenza genera odio, che porta ad una violenza ancora più cieca.
Abbiamo la possibilità di scegliere. Possiamo fare la rivoluzione senza spargere semi d’odio.
E questa rivoluzione nuova pacifica nonviolenta deve essere fatta.
Come vedi, caro Marco, sono approdata nel tuo sito…inutile dirti che leggerò il tuo blog nella puntata di…fammi pensare…domani poesie…..mercoledi informazione/nuova informazione (dove ci sarai di nuovo tu)….giovedi Francia. Ok questa settimana sei il protagonista assoluto della mia trasmissione.
Ti ho mandato un mail in cui dicevo che conversare con te è sempre stimolante, qui aggiungo che è anche produttivo, piacevolmente produttivo.
Un abbraccio
Adriana
:-) thanks