Commistioni
In auto, ascoltavo la radio. Radio 24.
Si commentava la scelta di Beppe Grillo di non andare ospite nella trasmissione di Celentano, Rockpolitik.
Hanno poi annunciato che probabilmente ci sarà un collegamento telefonico nientepopodimenoche con il Subcomandante Marcos.
Il fatto desta un minimo di curiosità , e mi ricorda l’apparizione di Louis Armstrong al festival di San Remo di mille anni fa.
Noi gente abituata ai due minuti e ventidue di “Fin che la barca va” non capimmo questo trombettista che non si fermava, e ci pareva buffo e un po’ maldestro in tv. Lui, dall’alto del suo -vero- genio musicale aveva un linguaggio e un’intenzione diversa da quella della platea.
Il tutto viene ricordato come un’apparizione di un simpatico fenomeno da baraccone che suonava e cantava “ouendesenz”.
Mi dà l’idea che con Marcos sarà la stessa cosa. Solo che questa volta la platea fingerà di capire cosa sta alle spalle della voce di Marcos – l’ha letto sul magazine di Repubblica!- e ci saranno generali capi annuenti…
Dal canto suo il Sub penserà di essere in una trasmissione seria, ricettiva del suo messaggio rivoluzionario.
Stupisce in tutto ciò la totale trasversalità dei contenuti, per cui si immettono temi alti ed impegnati all’interno di contenitori più faceti. Un altro prodotto di quella merendina con i conservanti che è il cosiddetto infotainment.