L’esistenza di Dio
Alle volte ci si imbatte in prove dell’esistenza di Dio.
È curioso pensare che, sempre alle volte, queste prove siano artefatti umani, opere nate dall’ingegno umano.
Potrei indicarvi le prove che ho trovato, ma come tutte le parole dette, forse una volta rivelate perderebbero valore, o forse la vostra reazione sarebbe di delusione.
E in realtè forse non sono neppure prove inconfutabili dell’esistenza di Dio, prove valide per ogni essere senziente sulla Terra. Forse non sono universalmente valide.
Si tratta forse solo di strade per arrivare a Dio, strade praticabili da certe persone, non da altre che ne percorreranno diverse.
Dovrei dunque più correttamente parlare di personali atti di fede cagionati da artefatti umani. Ma la stessa sensazione di vuoto e di pieno la si può provare di fronte a sconfinati paesaggi, emotional landscapes, per dirla con una che sa di cosa sto parlando.
Quali prove?
Prima: un album che è una prova evidente dell’espressione d’amore, Homogenic, Bjork, anno 1997.
Seconda: La città incantata, film di animazione di Hayao Miyazaki.